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La comunicazione scientifica secondo il MoSeF:
INterdisciplinare, INterattiva, INterconnessa, INclusiva

E’ possibile combinare discipline apparentemente distanti tra loro per sviluppare nuovi percorsi comunicativi? Questa è la sfida del MoSeF, un laboratorio sperimentale che comprende artisti, umanisti, antropologi, archeologi, chimici, biologi, fino ad operatori di settori produttivi e attori teatrali, che si propone di affrontare tematiche, che siano di ricerca avanzata o vicine alla vita quotidiana, usando come filo conduttore un modello di divulgazione: interdisciplinare perché coinvolge non solo più aree culturali, ma anche differenti contesti operativi (ricerca, didattica, attività sociali e produttive); interattivo, sia perché incentrato sull'aspetto sperimentale, sia perché prevede scambi di informazione bidirezionali con il pubblico, stimolato a partecipare e proporre idee e non solo fruitore passivo di eventi; interconnesso, per la cura ai numerosi legami, talvolta poco visibili, tra i vari aspetti di una tematica, tra tematiche differenti o tra queste e la vita quotidiana; inclusivo, poiché in molti casi l'interattività viene spinta fino a trasformare spettatori o sponsor in partecipanti. Per dimostrare il modello attraverso le sue realizzazioni abbiamo scelto esempi che trattino differenti tematiche viste da diverse angolazioni: vedremo come da un lato gli organismi marini comunicano tra loro e dall’altro rappresentino una fonte energetica alternativa; analizzeremo gli aspetti visivi e simbolici della comunicazione umana, spaziando dalla chimica della produzione e dell’impiego di colori adoperati per veicolare direttamente significati o per tracciare segni, scritti o pittorici, al significato simbolico e rituale di gesti, danze e pratiche orientali; tratteremo la sfera alimentare analizzando alimenti come il latte e l’olio, o tematiche di attualità come le sofisticazioni alimentari e gli antiossidanti, passando dal livello molecolare del meccanismo di percezione dei sapori per arrivare alla cucina, alle tecniche di degustazione, fino all’impiego innovativo degli scarti alimentari; in collaborazione con la compagnia teatrale “La Carrozza d’Oro” risolveremo insieme al pubblico un caso appassionante con l’applicazione di metodologie chimiche. App e prodotti multimediali sviluppati nel MoSeF serviranno ad approfondire ed integrare le tematiche trattate, creando prodotti fruibili anche a distanza. In tale contesto proporremo un’innovativa attività divulgativa basata sulla definizione di metodologie per la ricostruzione dell’evoluzione degli spazi urbani e la valorizzazione del relativo patrimonio culturale materiale ed immateriale.

Attività dimostrate:

Le mille facce del cibo (I): Dal pomodoro antiossidanti ma anche contaminazioni alimentari. A cura degli Istituti ICB-CNR di Pozzuoli (Giuseppina Tommonaro, Carmine Iodice, Gennaro Roberto Abbamondi, Claudia Mazzarotta) e ISA-CNR di Avellino (Maria Staiano, Antonio Varriale, Angela Pennacchio, Alessandro Capo, Adelia Majoli e Clotilde Capacchione), in collaborazione con gli studenti dell’Istituto I.T.I “Augusto Righi” di Napoli;

Le mille facce del cibo (II). Dal gusto agli aspetti nutrizionali e farmacologici con olio, antiossidanti e recettori. A cura degli Istituti ICB-CNR di Pozzuoli (Giuseppina Tommonaro, Carmine Iodice, Gennaro Roberto Abbamondi, Claudia Mazzarotta, Pietro Amodeo, Luciano De Petrocellis, Rosa Maria Vitale) e ISA-CNR di Avellino (Mario Paolo Pellicano), in collaborazione con gli studenti dell’Istituto I.T.I “Augusto Righi” di Napoli;

Le mille facce del cibo (III). La “cucina molecolare” secondo il MoSeF: dimostrazione di cucina cinese con esempi della chimica “nascosta”. A cura dell’Istituto CNR ICB di Pozzuoli (Pietro Amodeo) e dell’Istituto Confucio dell'Università "L'Orientale" di Napoli (Zhou Li);

Le mille facce del cibo (IV). Le multiformi proprietà del latte: dal kefir agli usi non alimentari. A cura degli Istituti ICB-CNR (Pietro Amodeo, Alessia Ligresti e Rosa Maria Vitale), IPCB-CNR di Pozzuoli (Valentina Marturano, Gabriella Santagata), la gelateria Remy (Vittorio Corradini) e in collaborazione con gli studenti dell’Istituto I.T.I “Augusto Righi” di Napoli;

Le mille facce del cibo (V). Trasformiamo il problema degli scarti alimentari in una risorsa. A cura degli Istituti ICB-CNR (Valeria Calandrelli, Paola Di Donato, Ilaria Finore, Alessia Gioiello, Licia Lama, Luigi Leone, Barbara Nicolaus, Annarita Poli, Ida Romano) e IPCB-CNR (Barbara Immirzi, Salvatore Mallardo, Federica Zuppardi, Piero Cerruti, Mario Malinconico) di Pozzuoli e in collaborazione con gli studenti dell’Istituto I.T.I “Augusto Righi” di Napoli;

Il mare, fonte di conoscenza e di tecnologie innovative: comunicazione in ambiente marino/sviluppo di biotecnologie per la produzione energetica. A cura dell’Istituto ICB-CNR di Pozzuoli (Ernesto Mollo, Letizia Ciavatta, Marianna Carbone, Salvatore Donadio, Giuliana d’Ippolito, Angela Sardo, Lucio Caso e Alessandra Galizia) e gli studenti dell’Istituto I.T.I “Augusto Righi” di Napoli;

Raccontare i beni culturali e l’evoluzione degli spazi urbani: Piazza Municipio. A cura dell’Istituto ISSM-CNR di Napoli (Antonio Bertini, Immacolata Caruso, Valentina Noviello,Tiziana Vitolo);

La comunicazione visiva e simbolica tra chimica e discipline orientali: trasmettere conoscenza ed emozioni attraverso i colori, i segni, i linguaggi simbolici, il gesto, il corpo. A cura dell’Istituto ICB-CNR di Pozzuoli (Pietro Amodeo, Alessia Ligresti e Rosa Maria Vitale), l’unità di ricerca “società e culture dell’Asia meridionale” e con la collaborazione del Prof. Alberto Lelli;

Invito alla Chimica con delitto: dalle “indagini chimiche” alla “chimica delle indagini”. A cura dell’Istituto ICB-CNR di Pozzuoli (Fabiana Piscitelli)

MoSeF e scuola insieme al lavoro: i ragazzi all’opera su inchiostri e plastica dal latte. A cura degli studenti dell’Istituto I.T.I “Augusto Righi” di Napoli e dell’Istituto ICB-CNR di Pozzuoli (Pietro Amodeo, Alessia Ligresti e Rosa Maria Vitale)